Un ghanese sulla neve di Vancouver

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~ Frino96™
view post Posted on 20/1/2010, 07:50




Ha iniziato a sciare solo a 31 anni: ma non è mai troppo tardi per cominciare, e così Kwame Nkrumah-Acheampong, ghanese nato in Scozia, è riuscito a qualificarsi per le Olimpiadi di Vancouver. Kwame, soprannominato "il leopardo delle nevi", fu escluso per un soffio da Torino 2006: ora abita in Inghilterra e si allena in Val di Fiemme, e potrebbe essere l'unico rappresentante africano nella rassegna a cinque cerchi canadese.

Lo sciatore ghanese, quindi, si inserisce a pieno titolo nell'elenco di atleti provenienti da nazioni con una tradizione di sport invernali, a livelo olimpico, a dir poco scarna.

In principio furono i ragazzi della squadra di bob giamaicano. Devon Harris, Dudley Stokes, Michael White e Samuel Clayton stupirono il mondo a Calgary '88: la loro storia fu addirittura raccontata nel film della Disney Cool runnings - Quattro sottozero.

Nel 1998, a Nagano, fu la volta del keniota Philip Boit, impegnato nella 10 km di fondo: giunse a più di venti minuti dal vincitore Bjorn Daehlie, che aspettò il suo arrivo per celebrare il successo. L'atleta africano apprezzò il gesto a tal punto da chiamare il proprio figlio Bjorn.

A Vancouver, dunque, occhi puntati su Kwame ma non solo. Nello sci di fondo cercherà di fare bella figura il peruviano Roberto Carcelen. Nella stessa disciplina, attenzione anche all'indiano Tashi Lundup, mentre il suo connazionale Jamyang Namgial si cimenterà sulle piste di Whistler Mountain. Dovrà vedersela, tra gli altri, con gli atleti del Tajikistan Alisher Kudratov e Andrey Drygin.

Ma dov'è finita quella squadra di bob che ventidue anni fa fece divertire il mondo? Ora Devon Harris è diventato un motivational speaker e worksop facilitator, come recita il suo sito: prendendo spunto dalla propria vicenda, ne approfitta per discettare di energia e spirito motivazionale. "La nostra storia - scrive - non è una favola, ma la prova vivente che tutto è possibile se credi in te stesso e lavori duro. La nostra squadra,pur venendo da un'isola tropicale famosa per sole, mare e surf, raggiunse le Olimpiadi invernali. Molti ci deridevano, non avevamo nè soldi nè equipaggiamento. Ma si può vincere contro forze apparentemente insormontabili se crediamo in noi stessi e ci diciamo: 'Sì, ce la posso fare'".Chissà che i consigli di Harris non possano servire a Kwame, Roberto, Tashi e agli altri outsiders di Vancouver.
 
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view post Posted on 22/12/2010, 08:17




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1 replies since 20/1/2010, 07:50   306 views
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